Polizze catastrofali: decreto del Governo per rinvii scaglionati

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DECRETO BOLLETTE

A seguito dei ricorsi presentati dai parlamentari, solo cinque (degli 84 complessivi) emendamenti al decreto Bollette giudicati inizialmente inammissibili in commissione Attività produttive alla Camera sono stati riammessi all’esame della commissione.

Nel dettaglio, le ultime sedute di commissione hanno portato alla riammissione dell’emendamento di FdI, a prima firma Silvio Giovine, che punta a modificare il cosiddetto “Bonus elettrodomestici” previsto dalla legge di Bilancio per incentivare l’acquisto di prodotti a basso consumo energetico. L’emendamento di FdI propone di rimuovere il riferimento “alla classe energetica B” per l’accesso al contributo.

Il bonus è stato infatti “vittima” di un iter difficoltoso (il decreto attuativo, atteso per febbraio, non è ancora stato emanato) proprio a causa della scelta della classe energetica B quale soglia minima richiesta per ottenere il contributo, che avrebbe portato ad escludere buona parte dei prodotti fabbricati in Italia. L’emendamento prevede inoltre l’aggiunta di una specifica per cui il contributo viene riconosciuto all’utente finale “sotto forma di sconto in fattura”, mentre il venditore “recupera lo sconto praticato all’utente, mediante credito d’imposta fruibile esclusivamente in compensazione”. (Public Policy).


INDAGINE CONOSCITIVA RESPONSABILITA’ DEL PRODUTTORE NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI TESSILI

La Commissione Ambiente della Camera ha terminato il ciclo di audizioni informali sulle tematiche concernenti i regimi di responsabilità estesa del produttore nella gestione dei rifiuti nel settore tessile 


DDL SEMPLIFICAZIONE NORMATIVA

La Commissione Affari costituzionali del Senato ha ripreso il 2 aprile l’esame del ddl recante misure per la semplificazione normativa e il miglioramento della qualità della normazione e deleghe al Governo per la semplificazione, il riordino e il riassetto in determinate materie (AS. 1192 Governo) (collegato alla manovra di finanza pubblica). Iniziate le votazioni degli emendamenti in Commissione.


DDL RILANCIO DEL NUCLEARE

L’introduzione di un nuovo disegno di legge per il rilancio del nucleare in Italia rappresenta una svolta epocale, soprattutto se si considera il contesto storico e normativo del nostro Paese. Dopo decenni di scetticismo e di un forte orientamento verso fonti rinnovabili, l’adozione di un framework normativo specifico per il nucleare si configura come una risposta strategica alla crescente domanda di energia sostenibile e alla necessità di diversificare il mix energetico nazionale.

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DAL GOVERNO

Il Consiglio dei ministri ha approvato il 28 marzo un decreto legge che introduce rinvii scaglionati a seconda delle dimensioni delle imprese per le polizze catastrofali. Le aziende di dimensioni più piccole avranno tempo fino al primo gennaio 2026 per mettersi in regola; le imprese di medie dimensioni dovranno farlo entro il primo ottobre. Per le imprese di grandi dimensioni non è prevista una vera e propria proroga. Una volta reso noto il testo del decreto è emerso però che anche per le aziende più grandi è previsto un periodo transitorio di 90 giorni: in questa fase temporale, infatti, viene sospesa la previsione della finanziaria del 2023, che aveva introdotto l’obbligo per questo tipo di polizze, in base alla quale le imprese prive di copertura non possono accedere a incentivi, garanzie o altre forme di supporto pubblico. Quindi, fino a fine giugno la mancanza della polizza non determina conseguenze. 

La proroga si è resa necessaria perché tutte le categorie produttive hanno chiesto più tempo  dopo l’entrata in vigore del decreto attuativo, lo scorso 28 febbraio: il testo del decreto non era stato diffuso prima della sua pubblicazione, tantomeno è accaduto per la relazione tecnica, la cui stesura è stata necessaria per chiarire una serie di dubbi sollevati dal Consiglio di Stato. Dunque gli interrogativi sulle modalità di attuazione della norma restano molti, così come esiste una forte oscillazione sul costo dei premi in base all’area geografica e ai rischi ai quali è esposta un’impresa. Motivo per il quale, fino a quando queste polizze non saranno ampiamente diffuse, i costi per le aziende più esposte ai rischi saranno molto più elevati.

Il rinvio dovrà servire, dunque, a chiarire i punti controversi e ad avere il tempo di comparare e valutare le offerte assicurative. 

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Rassegna parlamentare a cura di MF