Principali indicatori economico-finanziari
- Ricavi pari a 2.093 milioni di euro (+33% vs. 31/03/2024). L’incremento dei ricavi riflette l’aumento dei prezzi delle commodities e i maggiori volumi energetici venduti
- Margine Operativo Lordo (EBITDA) pari a 418 milioni di euro (+9% vs. 31/03/2024). L’incremento è supportato dal consolidamento di Egea, dai maggiori margini e volumi di produzione energetica (Energia) e dalla crescita organica dei business regolati (Reti e Ambiente)
- Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti pari a 136 milioni di euro (+8% vs. 31/03/2024). La crescita riflette l’andamento dell’EBITDA. Il beneficio derivante dalla riduzione del risultato di terzi conseguente all’acquisto della partecipazione di minoranza di Iren Acqua è controbilanciato principalmente da maggiori ammortamenti connessi agli investimenti effettuati
- Indebitamento finanziario netto pari a 3.972 milioni di euro (-3% vs. 31/12/2024). Il lieve calo è stato possibile grazie al flusso di cassa operativo e all’emissione, a gennaio 2025, del bond ibrido da 500 milioni di euro a copertura degli investimenti finanziari
- Investimenti tecnici pari a 185 milioni di euro (+12% vs. 31/03/2024). Gli investimenti del periodo sono stati interamente coperti dal flusso di cassa operativo
- Investimenti finanziari pari a 532 milioni di euro. L’acquisto della quota di minoranza di Iren Acqua per 283 milioni di euro, l’esercizio della call e il consolidamento dell’indebitamento finanziario netto di Egea, per circa 250 milioni di euro complessivamente, sono stati coperti dal bond ibrido
Principali indicatori di sostenibilità
- Investimenti ammissibili alla Tassonomia europea pari al 70%, in linea con il Piano Industriale
- Intensità carbonica pari a 307 gCO2/kWh, in linea con lo scorso anno, come da Piano Industriale
- Raccolta differenziata pari al 70%, in crescita di 1,3 punti percentuali rispetto all’anno precedente
- Incremento del 35% dei comuni serviti dall’attività di raccolta rifiuti che ora sono oltre 660 sul territorio nazionale
- Incremento della customer base che raggiunge i 2,5 milioni di clienti (+300 mila clienti)
- Riduzione del -12% della durata delle interruzioni di servizio elettrico e incremento del +7% della capacità di depurazione delle acque reflue
- Il numero complessivo dei dipendenti del Gruppo è pari a oltre 11.850 persone, con un incremento di oltre 500 persone rispetto a dicembre 2024, per effetto del consolidamento di Egea
Il Consiglio di Amministrazione di IREN S.p.A. ha approvato in data odierna i risultati consolidati al 31 marzo 2025.
Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo, ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti dei risultati conseguiti nel primo trimestre del 2025, che confermano la validità delle scelte strategiche intraprese: l’anticipazione del consolidamento di Egea, da gennaio 2025, hanno permesso di incrementare l’EBITDA del trimestre di oltre 20 milioni di euro. Inoltre, l’acquisto della quota di minoranza di Iren Acqua ha impattato positivamente a livello di Utile netto per circa 6 milioni di euro. Queste operazioni straordinarie sono state rese possibili grazie all’emissione del bond ibrido che ha permesso di rafforzare la struttura patrimoniale, garantendo una flessibilità finanziaria adeguata. Confermiamo pertanto la guidance con un EBITDA a fine anno compreso tra 1.340-1.360 milioni di euro (inclusi i circa 55 milioni di euro annui attesi dal consolidamento EGEA), un utile netto tra i 300-310 milioni di euro e un rapporto indebitamento netto/EBITDA in linea con lo scorso anno e atteso a circa 3,2x”.
Gianluca Bufo, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo, ha dichiarato: “Iniziamo il 2025 con un trimestre in solida crescita, con un EBITDA e un Utile netto in incremento rispettivamente del 9% e dell’8%, una RAB in crescita del 6%, +20MW di capacità rinnovabile e +500.000 abitanti serviti nella raccolta rifiuti rispetto al primo trimestre dell’anno precedente. Grazie agli investimenti tecnici pari a 185 milioni di euro, in crescita del 12% nel periodo, siamo riusciti a traguardare i target fissati a Piano Industriale per questo primo trimestre dell’anno e continueremo nei prossimi mesi nel piano di investimenti previsto volto a incrementare la nostra asset-base, con più di 900 milioni di investimenti che effettueremo nel corso dell’anno su tutti i business”.
Moris Ferretti, Vice Presidente del Gruppo, ha dichiarato: “Il primo trimestre 2025 conferma con i fatti quanto i criteri ESG siano parte integrante della nostra strategia: gli investimenti ammissibili per la Tassonomia europea si attestano al 70%, in linea con il Piano Industriale, l’intensità carbonica è stabile e pari a 307 gCO2/kWh mentre cresce di 1,3 punti percentuali la raccolta differenziata, che si attesta al 70%, connotando i territori serviti dal Gruppo – ben 660 comuni, in crescita del 35% – come best practice a livello nazionale. Positive anche le performance tecniche, con una riduzione del 12% della durata delle interruzioni di servizio elettrico e un incremento del +7% della capacità di depurazione delle acque reflue”.
GRUPPO IREN: RISULTATI CONSOLIDATI AL 31 MARZO 2025
I Ricavi consolidati al 31 marzo 2025 si attestano a 2.092,8 milioni di euro in aumento del +33,5% rispetto ai 1.567,7 milioni di euro del primo trimestre 2024. I principali fattori di incremento del fatturato sono riferibili ai ricavi energetici, influenzati per oltre 200 milioni di euro dall’aumento dei prezzi delle commodities e per oltre 180 milioni di euro dai maggiori volumi energetici venduti. Contribuisce positivamente ai ricavi di periodo, per circa 120 milioni di euro, il consolidamento delle società del gruppo EGEA a far data dal 1° gennaio 2025.
Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) ammonta a 418,5 milioni di euro, in aumento del +9,2% rispetto ai 383,2 milioni di euro del primo trimestre 2024. Il periodo è stato caratterizzato da uno scenario energetico favorevole con prezzi delle commodities in crescita (PUN +50% e PSV +64,5%), dalla crescita organica, dagli effetti regolatori complessivamente positivi per reti e ambiente e dalla persistente debolezza degli impianti di trattamento in area ambientale. Per quanto concerne lo scenario energetico, l’incremento dei prezzi ha comportato effetti contrastati ma complessivamente positivi (+10 milioni di euro) migliorando i margini della produzione elettrica (+17 milioni di euro) parzialmente compensati dai minori margini della produzione calore (-7 milioni di euro). Per quanto concerne i volumi, il contributo positivo al margine della produzione elettrica e calore (+14 milioni di euro) è dovuto principalmente alle maggiori quantità della produzione idroelettrica (+22,8%), per l’idraulicità del periodo e di fine 2024, della produzione termoelettrica (+67,2%), per la piena disponibilità degli impianti, e della produzione calore (+5,9%), per effetto di una stagione climatica invernale favorevole. In flessione risulta l’attività di commercializzazione delle commodities energetiche (-10 milioni di euro), principalmente per i minori margini della vendita gas, attività che nei primi mesi 2024 aveva beneficiato di una marginalità positiva straordinaria e quindi non replicabile, mentre risultano in sostanziale allineamento i margini della vendita di energia elettrica. Un contributo positivo al margine è generato dalla crescita organica correlata agli incrementi tariffari in conseguenza degli investimenti effettuati sulla BU Reti negli scorsi anni (+4 milioni di euro) e alle revisioni dei parametri tariffari (+5 milioni di euro) delle Reti e dell’Ambiente. Nell’ambito della BU Ambiente risulta in flessione l’attività di trattamento dei rifiuti in seguito ad una minore operatività degli impianti legati a manutenzioni e incidenti generatisi nella seconda parte del precedente esercizio (-3 milioni di euro) che hanno ridotto, ancora a tutt’oggi, la piena disponibilità degli impianti stessi, compensata dal contributo positivo derivante dalla piena disponibilità dei termovalorizzatori. Risulta inoltre in flessione la filiera dell’Efficientamento energetico (-3 milioni di euro) per minori margini in alcune commesse. Concorre infine al miglioramento del margine la variazione di perimetro correlata al consolidamento delle società del gruppo EGEA a far data dal 1° gennaio 2025 (+21 milioni di euro).
La variazione del margine in riferimento alle singole business unit è così suddivisa: in forte miglioramento la business unit Energia +28%, Reti +5,8%, Ambiente +4,1% e sostanzialmente in linea Mercato (+0,1%).
Il Risultato Operativo (EBIT) è pari a 223,9 milioni di euro, in aumento del +5,4% rispetto ai 212,5 milioni di euro del primo trimestre 2024. Nel periodo si sono registrati maggiori ammortamenti per circa 17 milioni di euro relativi all’entrata in esercizio di nuovi investimenti e all’ampliamento del perimetro di consolidamento (8 milioni di euro), maggiori accantonamenti al fondo svalutazione crediti per circa 4 milioni di euro, maggiori accantonamenti al fondo rischi per circa 1 milione di euro e minori rilascio fondi per circa 1,5 milioni di euro.
L’Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti è pari a 135,6 milioni di euro, in aumento (+8,0%) rispetto al risultato al primo trimestre 2024. La crescita riflette l’andamento dell’EBITDA e beneficia della riduzione del risultato di terzi legata all’acquisto della quota di minoranza di Iren Acqua.
L’Indebitamento Finanziario Netto si attesta a 3.972 milioni al 31 marzo 2025, in calo di oltre 110 milioni di euro (-3%) rispetto al dato del 31 dicembre 2024. Al riguardo, il flusso di cassa operativo si attesta ad oltre 300 milioni di euro coprendo ampiamente gli investimenti tecnici effettuati pari a 185 milioni di euro, mentre i 500 milioni di euro raccolti con l’emissione dei bond ibrido sono stati, come previsto, interamente impiegati per gli investimenti finanziari del periodo pari a 532 milioni di euro.
Gli investimenti complessivi realizzati nel periodo ammontano a 717 milioni di euro, in crescita rispetto al 2024, di cui 185 milioni di euro di investimenti tecnici (+12%) e 532 milioni di euro di investimenti finanziari riconducibili all’acquisizione della quota di minoranza di Iren Acqua (283 milioni di euro), all’esercizio della call e al consolidamento di Egea (249 milioni di euro). Si segnala inoltre che il 70% circa degli investimenti è allineato alla Tassonomia europea e sono destinati a progetti di sostenibilità, in linea con le previsioni di piano industriale.
Fonte: Gruppo Iren