Ddl Concorrenza, al via l’iter in commissione

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DDL CONCORRENZA

La Commissione Industria e Agricoltura del Senato ha iniziato il 23 luglio l’esame del ddl recante Legge annuale per il mercato e la concorrenza per il 2025 (AS.1578 Governo).  

La commissione Industria del Senato propone di svolgere audizioni sul disegno di legge annuale per la Concorrenza, entro martedì 29 luglio e indicherà i soggetti da ascoltare. Il provvedimento, di cui è relatore Amidei (FdI), prevede tra le altre misure per evitare che la gestione delle colonnine di ricarica sia concentrata tra pochi soggetti.

In particolare all’articolo 3 è introdotto l’obbligo dei Comuni di strutturare procedure competitive in modo da garantire la partecipazione di una pluralità di operatori e, nel caso di richieste comparabili, di affidare prioritariamente la gestione delle infrastrutture di ricarica a soggetti che detengano meno del 40% del totale di quelle già installate.

Nell’illustrare il Ddl, Amidei ha ricordato come nel tempo non sia stata rispettata la cadenza annuale di tale legge, tema su cui è intervenuto il Piano nazionale di ripresa e resilienza introducendo disposizioni affinché tale cadenza sia assicurata. Il varo del Ddl, infatti, è previsto entro fine anno.


Clean Industrial Deal

La Commissione Politiche Ue della Camera ha concluso il 23 luglio l’esame, in sede consultiva, della comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni: il patto per l’industria pulita: una tabella di marcia comune verso la competitività e la decarbonizzazione (COM (2025) 85 final), esprimendo il parere di propria competenza.


Audizioni

ENERGIA. BESSEGHINI (ARERA): SINGOLI OPERATORI SARANNO CHIAMATI A SPIEGARE ’22 E ’24 

“Dei singoli operatori verranno chiamati a fornire argomenti rispetto al comportamento di mercato tenuto, che nelle ipotesi formulate darebbe luogo alla percezione di un comportamento di mercato non corretto” nel 2022 e 2024 in relazione a sovracosti dell’energia elettrica. Ipotesi che “naturalmente vanno verificate nel concreto dei singoli operatori, con il duplice obiettivo da una parte di specificare quei parametri di costo che noi abbiamo assunto come ragionevoli, medi ma pur sempre medi e quindi non specifici del singolo impianto” e “quello dei costi-opportunità che legittimamente la norma permette all’operatore di mettere in campo per decidere come provvedersi alla remunerazione necessaria sui mercati”. Stefano Besseghini, presidente ARERA- Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, lo dice nel corso dell’audizione alla Camera, commissione Attività produttive, sugli esiti dell’indagine conoscitiva avviata dall’Autorità sul funzionamento dei mercati elettrici nel periodo 2022-2024. Le analisi “caso per caso”, chiarisce Besseghini, non sono provvedimenti sanzionatori nei confronti dei singoli operatori, ma il completamento dell’indagine ai ai sensi del Remit, il Regolamento Ue su trasparenza mercati energia. “L’indagine prevede che una volta svolta l’indagine di carattere generale, si acceda al confronto con gli operatori”, chiarisce il presidente ARERA, “per completarne gli effetti”. In esito alle verifiche “si potranno, se necessario, attivare procedimenti sanzionatori”, ma soprattutto “avere un quadro veramente concreto di qual è l’andamento di questi mercati in due anni in cui l’evoluzione si è vista”. Dopo tali verifiche sarà “possibile attivare provvedimenti sanzionatori”, prosegue Besseghini, ma sarà possibile “soprattutto vedere l’andamento di mercato nei due anni 2023-2024” con “il 2023 che era palesemente la coda di una dinamica inusuale, che abbiamo visto nel 2022, e il 2024 ha già cominciato a riallinearsi su differenziali molto più più bassi di quelli che si vedono nei valori medi e vengono indicati”. Infine, rispetto alla scadenza dell’attuale collegio ARERA, “c’è un’impostazione di prosieguo dell’attività a oggi che ha fissato quali sono i meccanismi, quindi una fase di passaggio come l’attuale avrà una sua inerzialità ma non in modo significativo”, conclude Besseghini. (Agenzia Dire).


DAL GOVERNO

DIGA VETTO, UFFICIALE: ORLANDINI È IL COMMISSARIO 

È stata ufficializzata la nomina di Stefano Orlandini, 59 anni, docente di Costruzioni idrauliche all’Università di Modena e Reggio Emilia, a commissario straordinario per il completamento del progetto di fattibilità tecnico-economica e della progettazione esecutiva della diga di Vetto, attesa da anni per risolvere il problema della siccità in val d’Enza, a cavallo delle province di Parma e Reggio Emilia. A breve, informa il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit) ci sarà un incontro “operativo” sulla realizzazione dell’infrastruttura. “Il dossier è seguito con grande attenzione dal ministro Matteo Salvini”, viene sottolineato. Per quanto riguarda la progettazione della diga, che è in capo all’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, prevede in particolare due fasi. La prima per redigere il Docfap (documento fattibilità alternative progettuali), finanziato dalla Regione con 300.000 euro e dai due Consorzi di bonifica “Parmense” e reggiano “Dell’Emilia centrale” per altri 200.000 euro. Seguirà la progettazione del piano di fattibilità tecnico economica (Pfte), finanziato per 3,2 milioni dal Governo. Nei mesi scorsi l’Autorità di bacino del Po ha fatto sapere che questo secondo documento sarà consegnato entro metà del prossimo dicembre. Ma solo “se le risorse stanziate saranno sufficienti”. (Agenzia Dire).

 

ITALIA-ALGERIA. BILATERALE PICHETTO CON MINISTRO DELL’ENERGIA ARKAB

 Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha partecipato il 23 luglio al quinto vertice intergovernativo Italia-Algeria, in corso a Roma nel contesto del Trattato di amicizia e buon vicinato sottoscritto tra i due Paesi nel 2003. Nell’occasione il ministro Pichetto Fratin ha incontrato, in un bilaterale che si è svolto al MASE, il ministro algerino dell’Energia, Mohamed Arkab.   “L’Italia – ha evidenziato Pichetto Fratin durante l’incontro col ministro Arkab – ha vinto la sfida sulla dipendenza dalle importazioni di gas russo, anche grazie all’aumento dei volumi di gas dall’Algeria, primo fornitore di gas per l’Italia”.   “Sicurezza energetica e transizione sostenibile – ha ricordato il ministro Pichetto – sono obiettivi per noi prioritari sui quali l’Algeria e i paesi del Mediterraneo allargato hanno un ruolo importante anche nel quadro del Piano Mattei che, con una dotazione finanziaria di oltre cinque miliardi di euro, promuove crescita e stabilità con i paesi africani”.   Il ministro Pichetto Fratin ha inoltre evidenziato l’importanza strategica del Corridoio Meridionale dell’Idrogeno, “una iniziativa che vede Italia e Algeria protagoniste sulle due sponde del Mediterraneo per favorire sicurezza energetica ma anche crescita e stabilità, nel solco del Piano Mattei”.   “Ci sono altri potenziali corridoi futuri su cui le nostre imprese stanno lavorando” ha aggiunto il ministro Pichetto, con riferimento particolare al progetto Medlink.   In merito alle materie prime critiche, che Pichetto Fratin ha definito “un tema che riguarda il futuro, fondamentale per la sicurezza energetica e per la tansizione”, il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha auspicato che l’Algeria possa essere “un partner strategico per l’Italia” e ha annunciato di voler lanciare presto “una collaborazione che individui progetti incentrati non solo sull’estrazione, ma anche sulla trasformazione e sulla formazione tecnica”. Infine il ministro dell’Ambiente ha richiamato un altro dossier su cui “siamo pronti a collaborare”, quello sulle riduzioni delle emissioni di metano nel settore energetico, su cui “auspichiamo una intensificazione della cooperazione tra le nostre aziende sia sul piano del trasferimento tecnologico, sia dal punto di vista regolatorio e di investimento finanziario”.  (Agenzia Dire).

Rassegna parlamentare a cura di MF