ROMA – (comunicato Utilitalia). Il teleriscaldamento ha avuto un limitato sviluppo in Italia, rispetto ad altri paesi europei, ma raggiunge comunque 3 milioni di cittadini ed è fortemente presente in città quali Torino, Brescia, Milano, con una riduzione di circa 1.400.000 ton di CO2 l’anno e un risparmio conseguente di 442.000 TEP/anno di energia primaria.
Al riscaldamento urbano si guarda con un crescente interesse per i benefici ambientali che è in grado di assicurare e per il risparmio di risorse energetiche che assicura, oltre al recupero di calore che andrebbe altrimenti disperso, proveniente ad esempio dalla generazione elettrica, dalla termovalorizzazione dei rifiuti, da vari processi industriali e da fonti rinnovabili come la geotermia.
Per approfondirne gli aspetti ambientali, economici e industriali a livello nazionale e internazionale, le Utilities italiane hanno un doppio appuntamento in pochi giorni. Il primo, importante, con la Cina.
Il primo incontro, infatti, si è svolto a Pechino lo scorso 8 aprile, nel corso del Forum sino-italiano sulla Protezione Ambientale dal titolo “District Heating: solutions towards smart and sustainable cities”, a cura – tra gli altri – del Ministero dell’Ambiente, dell’Ambasciata d’Italia nella Repubblica Popolare Cinese e di Utilitalia e in collaborazione con Iren, A2A, Hera e l’associazione Airu. La delegazione italiana è completata da numerose imprese che assicurano beni e servizi al comparto.
Al termine degli incontri previsti per la giornata, Utilitalia e la China District Heating Association (CDHA), hanno firmato un memorandum d’intesa per la promozione di concreti progetti di collaborazione in settori strategici, tra i quali efficienza energetica, le energie rinnovabili e reti energetiche.
Un’iniziativa di notevole importanza per i rapporti tra Italia e Cina, considerando che il Governo cinese ha varato un Piano quinquennale con il quale si stabiliscono precisi obiettivi da raggiungere entro il 2020 in materia energetica e di sviluppo sostenibile e nel quale sono definiti nuovi target per l’efficienza energetica e l’inquinamento atmosferico.
Le utilities italiane hanno presentato- ad un pubblico composto in prevalenza da autorità, amministratori pubblici, deputati e accademici cinesi e alla rappresentanza consolare italiana – i risultati raggiunti con il teleriscaldamento nelle diverse aree del nostro paese, illustrando i differenti modelli industriali adottati per la generazione e gestione del calore (cogenerazione, sistemi di accumulo, rinnovabili e applicazioni smart).
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pochi giorni dall’incontro di Pechino, saranno proprio Iren, A2A e Hera, ad aprire – dopo l’introduzione del capo di Gabinetto, Vito Cozzoli – il convegno organizzato da Utilitalia che sarà ospitato il 14 aprile a Roma dal Ministero dello Sviluppo Economico e che avrà per oggetto le potenzialità economiche e ambientali del teleriscaldamento in una prospettiva di più accentuata sostenibilità del Sistema energetico.
Il convegno di giovedì 14 aprile offrirà l’opportunità di un’analisi ampia e dettagliata sul teleriscaldamento, a partire dagli studi che verranno presentati nel corso dei lavori. Il Gse presenterà il Rapporto sulle potenzialità di crescita; l’Airu il Rapporto sui benefici ambientali del teleriscaldamento (redatto in collaborazione con Legambiente); il Ref-E presenterà lo studio sulla sostenibilità economica. Lo sguardo sul panorama europeo sarà a cura della DG Energy, con un focus sulla Strategia europea per il teleriscaldamento.
Utilitalia, con il Presidente Giovanni Valotti, illustrerà la proposta associativa per sfruttare il potenziale del teleriscaldamento, finalizzato al contenimento dell’inquinamento nelle città e all’efficienza nell’uso delle risorse.
Ad animare la successiva Tavola rotonda, saranno presenti – tra gli altri – Sara Romano (Direttore Mise) e i presidenti delle Commissioni Industria del Senato e Ambiente della Camera Massimo Mucchetti ed Ermete Realacci.
Per approfondire
Programma convegno teleriscaldamento 14 aprile