ROMA – (E.Gazette). Agevolato il sistema di raccolta dei piccoli apparecchi elettronici. È stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.157 del 7 luglio 2016, il decreto 31 maggio 2016, n. 121 il regolamento con le modalità semplificate per lo svolgimento delle attività di ritiro gratuito da parte dei distributori di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) di piccolissime dimensioni.
In particolare con questo decreto, che entrerà in vigore il prossimo 22 luglio, dispositivi come telefoni cellulari, tablet e smartphone, ma anche phon e rasoi, così come tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche inferiori a 25 cm, quando non più utilizzabili, potranno essere portate gratuitamente presso i distributori con superficie superiore ai 400 metri quadri, che hanno l’obbligo di raccoglierle senza che il cittadino debba acquistare altri prodotti analoghi.
Per i distributori, gli oneri derivanti dalla gestione dei rifiuti conferiti presso i loro locali sono stati semplificati e in parte allineati con quanto già previsto dalle modalità di raccolta “1 contro 1” in vigore dal 2010. Sono disciplinate le caratteristiche del punto di raccolta messo a disposizione dei cittadini, che dovrà essere liberamente e facilmente fruibile, essere adeguatamente segnalato e riportare visibilmente l’indicazione delle tipologie di RAEE conferibili.
Nel decreto ci sono poi le modalità con le quali allestire, nelle pertinenze del locale vendita, un deposito preliminare in cui conferire i RAEE prima del loro ritiro da parte degli operatori per il successivo invio a recupero. Gli adempimenti che garantiscono la corretta tracciabilità dei rifiuti sono stati adeguatamente semplificati per facilitare la rapida diffusione del sistema di raccolta. Nel caso dei distributori più piccoli, sotto i 400 metri quadri, il ritiro può avvenire in maniera facoltativa.
“Con questo decreto – ha detto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – vogliamo evitare che quelle piccole e grandi tecnologie che fanno parte della vita quotidiana dei cittadini diventino nel loro fine vita un rifiuto e, quindi, un costo per tutti. Devono invece essere, come insegnano i positivi dati nella raccolta dei Raee in Italia, una risorsa della filiera dell’economia circolare, cui l’Italia è avviata con grande determinazione e da oggi con un utilissimo strumento in più”.