RIMINI – “Nel nostro Paese c’è un fabbisogno di investimenti nel settore rifiuti per circa 3,8 miliardi per poter entrare nell’ottica dell’economia circolare e raggiungere i target del pacchetto europeo al 2030”. Così il vicepresidente di Utilitalia (la Federazione delle imprese di acqua ambiente e energia) Filippo Brandolini intervenendo al convegno sui rifiuti urbani e le diverse esperienze di gestione internazionale, organizzato nell’ambito di Ecomondo alla fiera di Rimini.
Necessità di impianti e di un miglioramento e aggiornamento di quelli esistenti, e individuazione del fabbisogno con una migliore distribuzione sul territorio, sarebbero i punti principali su cui investire: “L’impiantistica in Europa è satura, non ci sono più impianti per ricevere i nostri rifiuti. E il nostro Paese ha dimostrato di avere le risorse e le capacità per arrivare a ottenere le stesse performance delle migliori esperienze europee. Dobbiamo riuscire ad avere una sola velocità – osserva Brandolini – e per farlo dovremmo darci una Strategia nazionale di ampio respiro; perché l’economia circolare significa entrare in un contesto nazionale e internazionale”.
In questa situazione, conclude Brandolini, è però “avvenuto qualcosa di molto importante, e cioè l’arrivo della regolazione anche nei rifiuti. L’Authority può infatti aiutare ad avere un linguaggio unico”.
Alla regolazione tariffaria dei rifiuti sarà dedicato giovedì 8 novembre, sempre all’interno degli appuntamenti in programma a Ecomondo, un evento ad hoc per approfondire il tema.
(Utilitalia.it)