Garantire liquidità alle aziende SPL: Utilitalia a confronto con Cdp, Sace Simest e Abi

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L’emergenza coronavirus, la crisi di liquidità delle imprese dei servizi pubblici e gli strumenti in campo per sostenerne la ripartenza. Questi i temi al centro del webinar “Garantire liquidità alle imprese dei servizi pubblici locali”, organizzato il 4 giugno da Utilitalia con il patrocinio delle Confservizi regionali.

Le imprese dei servizi pubblici – ha evidenziato il direttore generale di Utilitalia, Giordano Colarullo (nella foto) – sono tra quelle che hanno maggiormente contribuito, dopo il sistema sanitario, alla tenuta del Paese nel periodo più acuto della crisi. La continuità dei servizi è stata garantita così come la sicurezza dei lavoratori e cittadini nonostante le ovvie complessità operative. Negli ultimi mesi abbiamo registrato un calo dei consumi di energia elettrica compreso tra il 10% e il 17%, dei prelievi di gas dalla rete intorno al 24%, di acqua tra il 10 e il 15% e un -17% circa nella produzione dei rifiuti urbani. Grandi e piccole imprese sono alle prese con un problema immediato di liquidità, legato al pagamento di lavoratori e fornitori, ma anche in prospettiva in termini di risorse disponibili per far ripartire gli investimenti. C’è quindi una doppia questione da affrontare: superare il guado della crisi di liquidità di oggi e mettere in campo un sistema di supporto alla capacità di ripresa di queste imprese, che potranno mettere in campo un piano di investimenti di 50 miliardi in 5 anni”.

Donato Cavaliere, Coverage Large Company Infrastructure di Cassa Depositi e Prestiti, ha ricordato che – pur essendo storicamente un investitore di lungo termine – Cdp si è adattata al contesto attuale con prodotti di finanziamento a breve termine: l’obiettivo è quello di supportare la liquidità dei propri partner per far ripartire velocemente gli investimenti, una volta terminata l’emergenza. Due le condizioni necessarie per accedere ai finanziamenti: una riduzione del fatturato almeno del 10% rispetto all’anno precedente e un piano industriale dal quale si evinca che la mole di investimenti programmati sia quanto meno pari al finanziamento richiesto. Giuseppe Perna, Responsabile Infrastructure Finance Cassa Depositi e Prestiti, ha invece evidenziato gli importanti progetti portati avanti negli ultimi mesi da Cdp in particolare nel settore idrico, e gli ampi margini di crescita possibili nel campo dell’energia e delle rinnovabili: su impianti eolici e fotovoltaici, in particolare, Cdp sta lavorando anche in assenza di incentivi.

Il Responsabile Centro-Sud Mid Corporate di Sace Simest, Mario Melillo, ha sottolineato che lo strumento “Garanzia Italia” prevede interventi di medio-lungo termine per imprese in difficoltà legate all’emergenza coronavirus, non solo al fatturato ma anche in ambito industriale o commerciale. Raffaele Rinaldi, Responsabile Ufficio Crediti dell’Abi, ha infine rimarcato la positiva collaborazione tra istituzioni pubbliche e private che ha consentito di velocizzare i processi di istruttoria ed erogazione dei finanziamenti legati allo strumento “Garanzia Italia”; a fine maggio, inoltre, Abi ha sottoscritto un accordo con le associazioni di impresa per consentire, anche alle grandi imprese, di richiedere la sospensione per 12 mesi della quota capitale del finanziamento.

(comunicato Utilitalia)