Un percorso che la multiutility ha intrapreso da tempo, come testimoniato anche dal suo ingresso nel 2017 nella Fondazione Ellen MacArthur che riunisce le principali realtà al mondo impegnate in questo campo. L’economia circolare, del resto, è cruciale per il Gruppo Hera così come la creazione di “ valore condiviso”, in quanto da un lato genera valore per l’azienda, dall’altro consente di risparmiare risorse naturali e rispondere alle priorità e alle sfide più urgenti per lo sviluppo sostenibile del pianeta.
L’Alleanza per l’Economia Circolare ritiene che si presenti oggi un’occasione unica per rilanciare un impegno coordinato e deciso a favore di un nuovo modello di sviluppo. L’attuale emergenza sanitaria ha rafforzato quanto la crisi climatica faceva presagire e mostrato come i sistemi (naturali, economici e sociali) siano fortemente interconnessi: perseguire un modello economico circolare non rappresenta solamente una scelta obbligata ma è un’opportunità di rilancio della competitività del Paese. Questo è possibile tramite un impegno condiviso di tutti gli stakeholder e passa dall’interpretazione dell’economia circolare come driver per l’innovazione per il Paese e per un cambio di paradigma dei sistemi produttivi, da ridisegnare e innovare al fine di consentire la chiusura dei cicli e il ricorso a materia ed energia rinnovabile. La visione dell’Alleanza presuppone poi uno sviluppo circolare che parta dalla valorizzazione delle eccellenze italiane, e che si concretizzi da una parte con un sostegno alle imprese per produrre innovazione sostenibile, e dall’altra con un coinvolgimento e supporto alle filiere, per permettere di estendere la vita utile dei prodotti e mantenere il loro valore.
Nel nuovo Position Paper dell’Alleanza anche l’esperienza di Hera Luce
Il Position Paper 2020 dell’Alleanza presenta la road map verso un modello economico circolare, con cinque obiettivi e 23 azioni di dettaglio, finalizzate a sfruttare appieno il potenziale di sviluppo economico, sociale, ambientale e di decarbonizzazione legato all’economia circolare: un aumento del 7% degli investimenti e una riduzione del 10% dei costi per le materie prime, oltre a 700.000 nuovi posti di lavoro in Europa al 2030. Dal punto di vista ambientale, in Italia, uno sviluppo completo dell’economia circolare permetterebbe un calo del 56% nelle emissioni di CO₂ al 2050.
Il Position Paper presenta inoltre le esperienze dei membri dell’Alleanza, focalizzate sulle catene del valore chiave in vari settori: beni di largo consumo, bioeconomia circolare, chimica e ingegneria, energia e utility, finanza, moda e lusso, navalmeccanica, ristorazione e turismo. Il documento è corredato da progetti e buone pratiche che dimostrano l’efficacia della circolarità e la concretezza dell’impegno portato avanti dai membri dell’Alleanza.
(comunicato Gruppo Hera)