Nella settimana che ha celebrato la Giornata Mondiale dell’Acqua, il presidente di Romagna Acque, Tonino Bernabè, si è recato a New York, dove è stato invitato a partecipare a una serie di importanti iniziative legate all’ambiente e più in particolare alla risorsa idrica.
Bernabè ha partecipato come relatore – assieme a diverse altre personalità italiane, fra cui l’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio – alla MAWAC-ENAR, ad una iniziativa svoltasi il 20 ed il 21 marzo alla New York University, dedicata alla gestione idrica delle “Megacities” sopra i dieci milioni di abitanti dell’Europa continentale, del Nord Europa e degli Stati Uniti, ovvero dei vari Paesi partecipanti al programma intergovernativo per la gestione dell’acqua dell’UNESCO. L’iniziativa è stata svolta in collaborazione con la Water Smart Association: l’intervento di Bernabè ha permesso di confrontare la gestione idrica romagnola – con un milione di abitanti, che arrivano a 5 milioni di presenze estive e fino a 15 milioni su base annua – con la gestione idrica di realtà metropolitane come New York, Chicago, Los Angeles, Parigi e Londra.
Il presidente ha poi partecipato alle Nazioni Unite, come uditore, alla Giornata Mondiale dell’Acqua; ed infine ha partecipato al seminario “Water and cultural heritage in Italy” che si è svolto al TATA Innovation Centre Cornell Tech Campus di Roosevelt Island, vicino al Bloomberg Center.
“Il cambiamento climatico – sottolinea Bernabè – ci pone di fronte alla necessità di valutarne gli impatti sui nostri bisogni e contestualmente di adattarci e mitigarne gli effetti. La sfida che parte dal Palazzo di Vetro a New York è quella di assicurare acqua di qualità a tutti i cittadini del pianeta, e allo stesso tempo di evitare guerre e conflitti legati all’accesso all’acqua.
Dopo 50 anni la Conferenza mondiale sull’acqua si è limitata a fotografare il problema, e i diversi Stati hanno assunto impegni di tipo volontario. Manca ancora un documento di sintesi finale condiviso e mancano impegni comuni da monitorare, esattamente come si è fatto rispetto alle conferenze internazionali sul clima, dalla conferenza di Rio a quella di Parigi, sino all’ultima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 27) svoltasi a Sharm el-Sheikh lo scorso novembre”.
Romagna Acque nel progetto HABI.LAND.WATER, che coinvolge Italia e Moldavia
La sede di Romagna Acque ha ospitato un incontro tra tutti i partner del progetto HABI.LAND.WATER (“Habitat e paesaggio, acqua e foreste, gestione allo specchio tra Italia e Moldavia”), finanziato dal CEI, Central Europe Initiative di Trieste, il forum di cooperazione regionale nell’Europa centrale e orientale.
Il progetto coinvolge istituzioni della Repubblica della Moldavia e associazioni ed enti italiani, che operano nel campo della tutela ambientale, del patrimonio naturale, proteggono e valorizzano la risorsa acqua e le foreste.
Scopo del progetto è promuovere la connettività e la diversità attraverso alcune delle aree di intervento che appartengono al CEI: buon governo, crescita economica, protezione dell’ambiente, cooperazione interculturale e cooperazione scientifica/istruzione e formazione.
Durante l’incontro sono state esaminate e discusse le attività da svolgere nei prossimi mesi in vista della visita in Italia della delegazione moldava, prevista nel mese di giugno 2023.
Attraverso la conoscenza reciproca, e la cooperazione interculturale, ed un vero e proprio studio sulle affinità legate alla risorsa acqua ed al patrimonio forestale e culturale che accomunano sia l’area romagnola sia la Moldavia, si sviluppa il cuore del progetto: che è volto ad incrementare l’educazione ambientale per le nuove generazioni ed a facilitare l’adeguamento alle normative europee nel comparto della gestione integrata dell’acqua e delle foreste nella prospettiva dei cambiamenti climatici.
.