Approvato il decreto Smog: Piani per la qualità dell’aria da aggiornare

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DECRETO SMOG

Con 80 voti favorevoli e 60 contrari l’Aula del Senato ha approvato il 18 ottobre in prima lettura il ddl di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 settembre 2023, n. 121, recante misure urgenti in materia di pianificazione della qualità dell’aria e limitazioni della circolazione stradale (AS.870-A Governo) (scade l’11 novembre).  Avviato l’esame nelle commissioni 8 e 9 della Camera.

Sei mesi in più alle Regioni per l’aggiornamento dei piani della qualità dell’aria, ma anche un fondo ad hoc per il turismo di prossimità, volto alla riqualificazione di aree attrezzate di sosta temporanea e l’inserimento degli interventi di implementazione del traffico merci dell’aeroporto di Malpensa come opere strategiche di “preminente interesse nazionale con caratteri di indifferibilità, urgenza e pubblica utilità”.

Sul tema dei piani per la qualità dell’aria, per assicurare l’esecuzione delle sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione europea del 10 novembre le Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna provvederanno entro dodici mesi ( e non più 6 come previsto dalla versione al momento in vigore del decreto) dalla data di entrata in vigore del dl Smog, ad aggiornare i rispettivi piani di qualità dell’aria, modificando, dove necessario, i relativi provvedimenti attuativi, alla luce dei risultati prodotti dalle iniziative già assunte per la riduzione delle emissioni inquinanti.


DECRETO ENERGIA/AIUTI

Le Commissioni riunite Finanze e Attività produttive della Camera proseguono l’esame del ddl di conversione in legge del decreto-legge 29 settembre 2023, n. 131, recante misure urgenti in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio (AC.1437) (scade il 28 novembre).  

Sospendere per 18 mesi le disposizioni relative alle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche “in considerazione delle criticità connesse ai prezzi dell’energia”.

Lo chiede un emendamento di Fratelli d’Italia al dl Energia, in esame nelle commissioni Finanze e Attività produttive alla Camera.

La norma prevede anche che “i concessionari di grandi derivazioni idroelettriche, anche nel caso in cui la concessione sia scaduta” abbiano diritto “a una rideterminazione in aumento della durata della concessione per un numero di anni proporzionato all’entità degli investimenti previsti”, nel caso in cui “attuino con oneri a proprio carico un rilevante piano di investimenti avente ad oggetto, secondo un programma sottoposto alla preventiva autorizzazione dell’amministrazione concedente, interventi diretti all’ammodernamento, al potenziamento e all’estensione di vita utile degli impianti nonché ad assicurare la migliore conservazione dei volumi di invaso e di miglioramento e risanamento ambientale, e di una più efficiente produzione di energia”. 

I parametri dovranno in ogni caso essere stabiliti con decreto del Mase, di concerto con il Mit e il Mimit, previa intesa in sede di Conferenza Unificata, da emanarsi entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del dl Energia. (Public Policy)


LEGGE DI DELEGAZIONE EUROPEA 2022 – 2023

Mentre prosegue l’esame nella Commissione Politiche Europee della Camera, nel corso di questa settimana diverse Commissioni della Camera hanno proseguito il 18 ottobre l’esame, in sede consultiva, degli emendamenti presentati.

La Commissione Finanze ha concluso l’esame esprimendo parere contrario sugli emendamenti. 


DDL CONCORRENZA

Inserire anche le comunità energetiche portuali tra i gestori dell’infrastruttura di cold ironing. Lo chiedono alcuni emendamenti al ddl Concorrenza, in esame nella commissione Industria del Senato, presentati da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Azione-Italia viva e Alleanza Verdi Sinistra.

La proposta modificherebbe la disciplina prevista dal disegno di legge sulla Concorrenza inserendo, tra i gestori delle infrastrutture di cold ironing “realizzate sulla terraferma e necessarie all’erogazione di energia elettrica alle navi ormeggiate in porto”, anche le comunità energetiche portuali eventualmente costituite. (Public Policy).


DDL AUTONOMIA DIFFERENZIATA

La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha proseguito il 17 ottobre l’esame del ddl recante disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione (AS. 615 Governo, collegato alla manovra di finanza pubblica) e degli abbinati ddl di Andrea Martella (PD) (AS. 273) e Francesco Boccia (PD) (AS. 62). Nel corso della seduta è iniziato il voto sugli emendamenti relativi all’art. 7, il quale prevede che la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’economia o la Regione possano (e non debbano) disporre verifiche su specifici profili o settori di attività oggetto dell’Intesa concernente l’autonomia differenziata della Regione, con riferimento alla garanzia del raggiungimento dei Lep e al loro monitoraggio.


PROSSIMAMENTE IN PARLAMENTO: DECRETO FISCO/ANTICIPI

E’ entrato in vigore il 19 ottobre, con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, il decreto fiscale (o Anticipi) varato dal Cdm lunedì 16 ottobre.

Il dl, che contiene “misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili” inizierà il suo iter dal Senato, in concomitanza con la legge di Bilancio, a cui è collegato.

Nella versione bollinata del dl Fisco (o Anticipi) anche una norma che proroga i termini di restituzione del gas stoccato dal Gse.

Nel dettaglio, si prevede che il Gestore dei servizi energetici (Gse), anche tramite accordi con società partecipate direttamente o indirettamente dallo Stato e attraverso lo stretto coordinamento con la maggiore impresa di trasporto di gas naturale, provveda “a erogare un servizio di riempimento di ultima istanza tramite l’acquisto di gas naturale, ai fini del suo stoccaggio e della sua successiva vendita entro il 15 settembre 2024(e non più entro il 10 novembre 2023) nel limite di un controvalore pari a 4.000 milioni di euro”.

Di conseguenza, le risorse trasferite al Gse, a titolo di prestito infruttifero, andranno restituite entro il 30 novembre 2024 (e non più il 20 novembre 2023). 

In arrivo inoltre per il 2024 un nuovo contributo di solidarietà temporaneo “da versarsi in due rate di pari importo entro il 30 maggio e il 30 ottobre 2024”. Il contributo dovrebbe riguardare i soggetti che producono, importano, distribuiscono o vendono energia elettrica, gas naturale o prodotti petroliferi. (Public Policy)


LE ALTRE NOTIZIE: LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE PRESENTANO AL SENATO LEGGE SUL CLIMA

Al Senato è stato presentato legge-clima.jpgun disegno di legge quadro sul clima promosso dalle organizzazioni ecologiste Wwf, Greenpeace, Legambiente, Kyoto Club e Transport&Environment per ottenere in Italia una legislazione sul clima. Il documento è stato illustrato con una conferenza stampa cui erano presenti anche i parlamentari Michele Fina (Pd), Andrea De Priamo (Fdi), Giulio Cesare Sottanelli (Az-Iv-Re), Antonio Salvatore Trevisi (M5S) e Angelo Bonelli (Avs).
Già dalla scorsa legislatura si è aperta con il Parlamento un’interlocuzione che ha portato ad una prima bozza il cui iter si è bloccato alla fine della legislatura.
Le organizzazioni ecologiste auspicano un appoggio largo a un testo di legge quadro che contenga pochi ma decisivi elementi per incardinare la crisi climatica tra i metri di giudizio che informeranno le decisioni oggi e in futuro. “La Legge Quadro sul Clima, analogamente ai Paesi europei, deve dare un orizzonte, un percorso e strumenti di governance per contrastare la crisi climatica, programmare la riduzione dei gas serra, a partire dalla CO2, così come già avvenuto nella grande maggioranza dei paesi europei, a cominciare dal Regno Unito nel 2008”, scrivono le organizzazioni in una nota congiunta.

Un comitato e obiettivi inderogabili
Il testo proposto stabilisce, sulla base degli accordi di Parigi, l’obiettivo “inderogabile” della neutralità climatica al 2050 e due obiettivi intermedi, anch’essi inderogabili, al 2030 e al 2040. La legge dovrebbe prevedere l’istituzione di un organismo consultivo indipendente (Consiglio Scientifico del Clima) che agisce da base e supporto per le scelte di Governo e Parlamento. Nella proposta, il consiglio composto da esponenti del mondo scientifico rappresenta uno strumento a disposizione delle istituzioni per l’analisi e la previsione dei rischi climatici nei diversi settori dell’economia in modo da favorire la mobilitazione e una corretta pianificazione degli investimenti di prevenzione e di mitigazione degli impatti climatici. Inoltre, il Consiglio propone il carbon budget al Governo il cui meccanismo prevede il calcolo del budget di carbonio totale aggiornato per ciascun settore, con cadenza triennale e costantemente monitorato. Sulla base di questi obiettivi, la proposta prevede che il Consiglio proponga il piano di azione sul clima finalizzato a coordinare e allineare a tutti i livelli le varie politiche per il contrasto al cambiamento climatico.

L’assemblea dei cittadini
La proposta introduce l’istituzione di un’assemblea dei cittadini per l’elaborazione di piani, programmi, strategie e disposizioni di carattere generale riferiti alle politiche climatiche assicurando la più ampia partecipazione dei cittadini e degli attori sociali ed economici.
Infine la proposta di legge propone una delega per la riforma complessiva del sistema fiscale che vada nel senso di una maggiore attenzione alle problematiche ambientali, a cominciare dalla questione dei cosiddetti sussidi ai combustibili fossili per i quali l’Italia ha sottoscritto con il G7, che presiederà il prossimo anno, l’impegno a eliminarli entro il 2025.

La discussione al Parlamento
Sarà onere dei gruppi parlamentari ampiamente rappresentati nell’intergruppo e dei parlamentari impegnati a sostenere il progetto di legge interessare i rispettivi legislativi per ottenere un testo base da offrire al dibattito nelle commissioni e in Aula. Sarà poi l’iter parlamentare ad arricchire ed emendare tale testo base, con il contributo di tutti coloro che oggi esprimono apprezzamento per l’iniziativa e di coloro che si aggiungeranno strada facendo. (E-Gazette).

 

Rassegna parlamentare a cura di MF