I contatti iniziali tra Hera e la Fondazione, la prima e più attiva al mondo in questo settore, si sono sviluppati in occasione della partecipazione di Ellen MacArthur al convegno organizzato a Bologna, lo scorso giugno, sui temi dell’economia circolare. L’evento ha infatti permesso a MacArthur di conoscere la realtà, le politiche, le iniziative, i risultati e le best practice del Gruppo e di averne una visione di insieme.
Questo riconoscimento suggella e rilancia un percorso strategico avviato ormai da tempo, nell’ambito del quale il Gruppo Hera ha progressivamente aumentato il proprio impegno sul fronte della sostenibilità e dell’economia circolare, fino a rendicontare – a partire dal Bilancio di Sostenibilità 2016 – il valore condiviso prodotto, cioè la quota di margine operativo lordo generata perseguendo obiettivi che rispondono alle priorità dell’Agenda ONU al 2030 (risultata pari a 300 milioni di euro nel 2016, il 33% del totale). La proiezione internazionale dell’impegno di Hera, già coerente con gli obiettivi comunitari – raggiunti e superati, ad esempio per quanto riguarda il riciclo degli imballaggi – allarga così in misura ulteriore il proprio respiro, qualificando la multiutility come un attore centrale nel consolidamento di modelli di sviluppo che, nel solco tracciato dal programma CE100, facciano convergere crescita e tutela dell’ambiente.