Gruppo Hera: raccolta differenziata al 62%, recupero materiale al 92%

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RIMINI – Tasso del riciclo dei materiali raccolti al 53%; riduzione dell’utilizzo delle discariche al 4%; riciclo degli imballaggi al 72. E una raccolta differenziata sul territorio servito sopra al 62%, con un recupero del materiale complessivamente raccolto al 92%. Sono i numeri, contenuti nel report “Sulle tracce dei rifiuti” giunto alla decima edizione, che raccontano l’impegno di Hera sul fronte dell’economia circolare, portato dall’amministratore delegato del gruppo Stefano Venier, martedì 5 novembre nel tradizionale appuntamento con la stampa durante la giornata inaugurale a Rimini di Ecomondo, il salone internazionale della green economy.

Il ruolo di Hera per lo sviluppo dell’economia circolare solo per i rifiuti vale 12 miliardi di euro. Nel 2018, entra nel dettaglio, “il territorio ha fatto passi in avanti sull’economia circolare”. E con il 53% di percentuale di rifiuti urbani riciclati si pone “a un passo” dall’obiettivo Ue del 55% al 2025, che con ogni probabilita’ verra’ raggiunto gia’ quest’anno con “sei anni di anticipo“. Anticipo che riguarda anche l’obiettivo di riduzione delle discariche al 10% nel 2035, “noi siamo gia’ al 4%”, e gli imballaggi. “Risultati importanti“, insomma, sottolinea Venier, che pongono il territorio servito “al top del sistema italiano“.

Il merito dei traguardi raggiunti va da un lato all’impegno dei cittadini, che ci guadagnano anche. Infatti, spiega l’ad, “una parte di quello che noi recuperiamo lo restituiamo a loro, nel 2018 si tratta di 32 euro a famiglia, un importo superiore al 10% della Tari”. 

Dall’altro alle soluzioni messe in campo da Hera, come “gli impianti che servono a restituire all’ambiente o all’industria un prodotto riciclato o, come nel caso dell’organico, biometano per la movimentazione dei mezzi”.

In Emilia-Romagna, sono due gli impianti: nel bolognese per la produzione di biometano da rifiuti organici, a Ravenna dal biogas della discarica. Il biometano, conferma il presidente di Herambiente, Filippo Brandolini, e’ “uno degli obiettivi strategici” del gruppo, “un esempio di politica in coerenza con l’economia circolare“. Sono infatti oltre 90, aggiunge, gli impianti della multiutility che “gestiscono rifiuti” nell’ottica dell’economia circolare e con “un ricorso minimo alla discarica“. Un’altra novita’ messa in campo dal gruppo si chiama Herasmarty, in vetrina in questi giorni a Ecomondo, che, spiega Venier, “nasce con l’obiettivo di fare meglio la raccolta differenziata in modo controllato“. I cassonetti si aprono da soli, consentono di non toccare nulla con le mani riconoscono chi conferisce i rifiuti per tracciare il virtuosismo delle persone”. E il riuso si trasforma anche in arte. Allo stand Hera in Fiera sono infatti in mostra (vedi foto) diverse statue di speci marine realizzate con materiali di recupero per sensibilizzare sull’importanza della tutela dei mari. Tra pesci lanterna, pagliaccio e palla testimonial d’eccezione contro l’inquinamento nei mari e’ il capodoglio Giovanni, installazione di 12 metri realizzata con 2.200 contenitori per bevande.

Sempre nella giornata del 5 novembre, Hera ha siglato un importante accordo con la catena di ristoranti Mc Donald’s per potenziare la raccolta differenziata in 28 ristoranti del gruppo in Emilia-Romagna, tra cui i tre aperti a Rimini. E per “formare” i 45.000 clienti che ogni giorno li frequentano a una maggiore attenzione ambientale. L’accordo biennale,  coinvolge 14 Comuni nel territorio servito da Hera. Nei ristoranti della multinazionale, ha spiegato alla stampa l’amministratore delegato di Hera Stefano Venier, verra’ introdotto un nuovo modello di contenitore per i rifiuti, personalizzato e dotato di una vestizione esplicita e intuitiva, che aiuti i clienti a separare meglio quanto rimane sul vassoio. D’altronde, sottolinea, “praticare la sostenibilita’ e’ un esercizio da fare in ogni gesto del quotidiano“, e aziende come Hera e McDonald’s “hanno l’obbligo di dare l’esempio”. Dello stesso avviso il devolopment director di McDonald’s Italia, Alessandro Moscardi: con questo accordo “si educa il cliente a diversificare i rifiuti spiegando loro le modalita’ di conferimento”. Il gruppo ha gia’ avviato il bando delle cannucce di plastica e del cappuccio dal gelato, mentre la sperimentazione dell’accordo a Ferrara ha permesso di raggiungere il 90% di raccolta differenziata. Non solo. Nei 600 ristoranti, con 24.000 dipendenti, un milione di clienti al giorno e 250 milioni di panini serviti in un anno, il 100% degli imballi di carta e’ certificato o riciclato.

Questo accordo, conclude Moscardi, rappresenta “un’opportunita’ stupenda per essere incisivi nell’attenzione all’ambiente e vogliamo essere precursori per educare i clienti a quella che e’ una necessita’”. Anche attraverso i dipendenti appositamente formati per aiutare i clienti a indirizzare rifiuti. “L’obiettivo e’ il 90% di rifiuto riciclabile garantendo alta qualita’. Sismo sicuri sara’ un esito impattante per ambiente e McDonald’s, ed Hera e’ il partner giusto”.