EmiliAmbiente come soggetto facilitatore nella transizione energetica dei Comuni soci: questa la proposta emersa nel corso del secondo incontro del Tavolo Energia, il gruppo di lavoro costituito a fine 2022 in seno all’azienda – gestore del Servizio Idrico di 11 Comuni del parmense – per monitorare gli sviluppi della crisi degli approvvigionamenti e definire strategie utili con cui affrontarla.
Il Tavolo, riunitosi a metà giugno, ha visto la partecipazione dei vertici di EmiliAmbiente, dei rappresentanti dei Comuni soci e per la prima volta dell’Agenzia Territoriale Energia Sostenibilità, che è stata invitata ad illustrare opportunità e modalità di partecipazione alle Comunità Energetiche Rinnovabili. Partendo proprio dalla normativa di riferimento sulle Comunità – nello specifico, la Legge Regionale 5 del 27 maggio 2022 e il Decreto Legislativo n. 199 del 2021 – azienda e Comuni soci hanno quindi relazionato sulla prima mappatura in cui, in seguito al primo incontro del Tavolo, hanno individuato tetti di edifici pubblici e aree pubbliche potenzialmente utilizzabili per l’installazione di impianti a energia rinnovabile.
È stato poi illustrato il caso del Comune di Fidenza, che grazie a una partnership con diverse realtà del territorio ha partecipato al primo Bando della Regione Emilia Romagna per il finanziamento dello studio di fattibilità sulle Comunità Energetiche, risultando ottavo in graduatoria su oltre un centinaio di progetti ammessi e guadagnando la possibilità di un contributo di circa 47mila euro: “Nel corso del 2022 – ha spiegato Franco Amigoni, assessore all’Ambiente – abbiamo effettuato una mappatura di spazi potenzialmente destinabili alla installazione di fotovoltaico, individuando una superficie complessiva tra pubblico e privato di circa 60.000 metri quadrati. Al netto di quello che non sarà fattibile, rimane una disponibilità residua sufficiente per numerose iniziative, che puntiamo a facilitare e favorire”. Da segnalare anche il via libera dalla Regione ad analoghi progetti presentati dal Comune di Busseto e dal Comune di Parma.
Marco Giorgi, Direttore di EmiliAmbiente, ha quindi evidenziato la volontà della società di stendere un piano complessivo di interventi sulla transizione energetica, predisponendo i necessari studi di fattibilità fino ad arrivare ai progetti esecutivi ed alla realizzazione degli impianti, da implementare nel quadriennio 2024-2027; in questi siti l’intenzione dell’azienda è quella di produrre energia da fonti rinnovabili per autoconsumo. “Lo sviluppo del piano sulle energie rinnovabili della Società – ha spiegato Giorgi – nasce dalle linee di indirizzo e di azione espresse dal Comitato sul Controllo Analogo di EmiliAmbiente, che per lo sviluppo e la concretizzazione di tali politiche ha dato vita al Tavolo Energia. Il piano di transizione energetica della Società sarà uno dei pilastri delle linee programmatiche del nuovo piano industriale 2024-2027, in corso di stesura e destinato ad essere sottoposto al Comitato di controllo, nonché alla Assemblea dei soci, entro la fine del presente esercizio”.
Nel dettaglio, EmiliAmbiente si proporrebbe in un doppio ruolo: come produttrice di energia per l’autoconsumo, in modo da soddisfare una parte del proprio fabbisogno energetico – da una prima valutazione emerge una rosa di siti potenziali in grado di generare complessivamente circa 2700 Kw – e come investitore/produttore all’interno delle comunità energetiche, partecipando alla realizzazione di impianti attraverso lo stanziamento delle risorse finanziarie e la messa in campo delle risorse tecniche e progettuali necessarie alla loro realizzazione.
“È nostra intenzione – ha aggiunto Giorgi – creare tavoli tecnici sugli investimenti condivisi con tutti i Comuni Soci, per valutare e programmare le priorità di intervento sul sistema idrico integrato, coordinando sia le esigenze di EmiliAmbiente sia quelle di ognuno dei soci; la nostra azienda potrà cosi svolgere un ruolo aggregatore per i progetti programmati. Vogliamo condividere idee, valutazioni, considerazioni, mettendo a disposizione degli altri membri il nostro know-how, e co-finanziare i progetti di transizione ambientale ed energetica”.