La Commissione UE “battezza” la prima Accademia solare europea

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La Commissione UE ha varato lo scorso 20 giugno l’Accademia solare europea, la prima di una serie di accademie dell’UE, che sarà istituita nell’ambito della normativa sull’industria a zero emissioni nette, a disporre delle competenze necessarie lungo le catene del valore delle tecnologie a zero emissioni nette. Il ruolo delle accademie NZIA è sviluppare contenuti e programmi di apprendimento insieme all’industria, al fine di garantire competenze e forza lavoro sufficienti nella catena del valore.

Si stima che, nel solo settore della produzione di energia solare fotovoltaica, entro il 66,000 saranno necessari circa 2030 lavoratori qualificati affinché l’UE consegua i suoi ambiziosi obiettivi in materia di energie rinnovabili, garantendo nel contempo la competitività industriale. Nei prossimi tre anni la Solar Academy mira a formare 100,000 lavoratori della catena del valore dell’energia solare fotovoltaica per affrontare l’attuale carenza di manodopera e competenze nel settore.

Seguendo il modello di successo della European Battery Academy, lanciata nel 2022 per la catena del valore delle batterie, la Solar Academy progetterà contenuti di apprendimento, insieme all’industria e alle parti interessate della catena del valore dell’energia solare fotovoltaica. L’Accademia solare svilupperà anche credenziali di apprendimento, che certificheranno le competenze acquisite dalle persone nei suoi corsi di formazione, promuovendo in tal modo anche la mobilità della forza lavoro in tutto il mercato unico. La realizzazione dei programmi avviene tramite partner locali. Possono trattarsi di erogatori di formazione professionale e didattica (IFP), imprese, università o altri erogatori di istruzione e formazione con i quali l’Accademia firma un contratto per la realizzazione dei suoi programmi.

La Commissione sostiene il lancio dell’Accademia solare europea con 9 milioni di EURprovenienti dal programma per il mercato unico. Il progetto sarà attuato dall’ Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) attraverso la sua comunità della conoscenza e dell’innovazione, EIT Innoenergy.

L’Accademia è l’ultima iniziativa della Commissione a sostegno degli sforzi dell’UE volti a conseguire i suoi ambiziosi obiettivi nell’ambito del Green Deal europeo e del piano REPowerEU, garantendo nel contempo che l’industria sia resiliente e competitiva sulla scena mondiale.

Antecedenti

Nell’ambito della direttiva riveduta sulle energie rinnovabili, l’UE ha fissato un obiettivo del 43,5 % per la sua quota di energie rinnovabili entro il 2030, con l’obiettivo di raggiungere il 45 %. Nell’ambito del piano REPowerEU, nel maggio 2022 la Commissione ha adottato una strategia dell’UE per l’energia solare che mira a raggiungere oltre 320 GW di capacità solare fotovoltaica entro il 2025 e quasi 600 GW entro il 2030.

Per promuovere la produzione di tecnologie a zero emissioni nette in Europa a sostegno della transizione verso l’energia pulita, l’UE ha introdotto la normativa sull’industria a zero emissioni nette. L’obiettivo è creare condizioni migliori per istituire progetti per tecnologie a zero emissioni nette in Europa e attrarre investimenti, con l’obiettivo che la capacità complessiva di produzione di tecnologie a zero emissioni nette dell’Unione si avvicini alla capacità di produzione di tecnologie a zero emissioni nette o raggiunga almeno il 40 % del fabbisogno di diffusione dell’Unione entro il 2030. Tra le altre misure volte a garantire procedure di autorizzazione rapide e a sostenere l’innovazione, la legge prevede la creazione di accademie a zero emissioni nette, ciascuna incentrata su una tecnologia specifica, al fine di garantire che i settori a zero emissioni nette siano sostenuti da una forza lavoro qualificata.

Le accademie si baseranno sulle analisi e sull’esperienza del partenariato per le competenze su larga scala per le energie rinnovabili onshore, che comprende anche il settore solare. Il partenariato mira a sostenere lo scambio di migliori pratiche e dati sulle carenze di competenze e sul fabbisogno di competenze in questo settore, garantire che le persone che entrano nella forza lavoro nel settore delle energie rinnovabili siano dotate di competenze adeguate, fornire orientamenti alle autorità pubbliche, promuovere l’innovazione nel settore e renderla più attraente per i lavoratori. Questo partenariato fa parte del patto dell’UE per le competenze, un’azione faro nell’ambito dell’ agenda per le competenze per l’UE. Attraverso il patto, 3.5 milioni di persone hanno ricevuto una formazione nel 2022 e nel 2023.

Fonte: Commissione UE